DA UNA RACCOLTA DI ARTICOLI PUBBLICATI SU LA VOCE DI ROMAGNA, UN QUADRO IMPIETOSO SU COME LE RADICI DELLA TRADIZIONE VENGANO FATTE A PEZZI NELLA LOGICA DEL PROFITTO E DEL POTERE

DA UNA RACCOLTA DI ARTICOLI PUBBLICATI SU LA VOCE DI ROMAGNA, UN QUADRO IMPIETOSO SU COME LE RADICI DELLA TRADIZIONE VENGANO FATTE A PEZZI NELLA LOGICA DEL PROFITTO E DEL POTERE

LA MEMORIA E L’OBLIO IN ALBANIA, di Kesiana Lekbello. Nous Edizioni 2014. Editing, impaginazione, copertina, sinossi.

Restituire alla storia la sua verità e all’arte la sua dignità, per costruire una comunità che ami la conoscenza.
(Kesiana Lekbello)

Il libro ci accompagna in una visita critica nel cuore dell’Albania con fatti documentati da date e testimonianze che attestano una incapacità a gestire la “liberta” ritrovata. I temi trattati si riconducono a due nodi: la manipolazione recente, a fini propagandistici, del periodo storico che va dal 1939 al 1946, e l’incuria dei Beni Culturali e paesaggistici. Salvare la memoria e la verità storica dell’Albania è ora una necessità imprescindibile, così com’è fondamentale riconoscere la funzione civile del Patrimonio Storico – Artistico.

Kesiana Lekbello (1971), studiosa dell’arte e dell’architettura nel contesto storico e culturale, Docente di Storia dell’Architettura presso l’Università “Albania” di Tirana ha pubblicato per Bota Shqiptare “Storia dell’Architettura dall’antichità greco – romana fino al 1600, Vol.I”, per Pazzini Editore il saggio “L’icona Cristana in Albania”. Ha curato sul quotidiano La Voce una serie di approfondimenti riguardanti le mostre “Da Vermeer a Kandinsky” e “Pittura americana del XX secolo, da Hopper a Warhol”, e successivamente la rubrica “Romagna è Oriente”. Collabora con i quotidiani nazionali albanesi Shekulli e Dita.

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