DISINCANTO E IRONIA NELLA RIEVOCAZIONE IMMAGINIFICA DEGLI ANNI DEL DISIMPEGNO

DISINCANTO E IRONIA NELLA RIEVOCAZIONE IMMAGINIFICA DEGLI ANNI DEL DISIMPEGNO

LO SAI CHE È MORTO FABRIZIO DE ANDRÈ? di Gino Nardella, Nous Edizioni, 2015. Editing, impaginazione.

Donato Nardecchia è un precario metropolitano, alla vigilia dell’avvento dell’Euro. Avere a che fare continuamente col Brutto, è questo che lo sfianca. Senza arte né parte, nella civiltà che genera depressione, e nel furioso piattume che dilaga, buffo, leale, appassionato e perfido, Donato si barcamena facendo il fonico in un teatro sfollagente, l’autista di una ex bomba del sesso, e il galoppino di un lurido politico. L’unica attività che lo gratifica, molto nell’anima e poco nel portafoglio, è scrivere articoli per un agonizzante settimanale di satira, fino a quando la nemesi e la vendetta lo coinvolgeranno in eventi che vanno dal torbido al ridicolo, e che hanno per protagonisti personaggi come il Colonnello, Giannina la Santa, Pannolone, Badrona, Macario & Vannelli, Aldo Cinturato, Felice Uccello Medicato, la schiava Petra, and so on. (G.N.)

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