INAUGURATE LE PIETRE D’INCIAMPO DI MOMBAROCCIO

Articolo pubblicato su IL NUOVO, settimanale della Diocesi di Pesaro

Sì, ma … cosa sono le “pietre d’inciampo”?
L’inciampo è ideale, o se vogliamo simbolico. Usciamo da una casa (o vi accediamo, è la stessa cosa) e sull’uscio i nostri occhi colgono qualche sampietrino di colore diverso dagli altri, che reca inciso un nome. Indelebile (a meno che non lo si aggredisca con il trapano). Un nome per non dimenticare. Un’idea di un tedesco per ricordare i nomi degli ebrei deportati dalle loro case. Chi passa inciampa nel ricordo.
A Mombaroccio l’inverno scorso, regnante Massimo Muratori, ne sono state posizionate quattro, con i nomi dei protagonisti di una toccante vicenda svoltasi ormai tanto tempo fa sul colle del Beato Sante. Vi invito a venire nel Castello di Mombaroccio, entrare nel chiostro di San Marco, cercare le pietre con i quattro nomi e inciamparvi con lo sguardo. Il tempo è passato, ma la memoria no. E l’emozione si rinnova.


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