MOMBAROCCIO N° 11, MARZO 2015

Si parla dell’Unione dei Comuni: dal Beato Sante al Tavollo, tre piccoli Comuni si stringono a Pesaro.

Al via l’Unione dei Comuni, il primo piccolo passo per un grande (si spera) futuro.

Dal Beato Sante al Tavollo, tre piccoli Comuni si stringono a Pesaro per migliorare i servizi, sfuggire dalla stretta soffocante del Patto di Stabilità e puntare a nuove risorse. Gabicce, Gradara e Mombaroccio: realtà tra loro distanti e diverse, unite al Capoluogo in un Ente per la gestione dei servizi che, a saperlo usare bene, può produrre solo vantaggi per tutti, senza perdere ciascuno la propria identità. Che rimane un fatto più culturale, che amministrativo. E anche se da Mombaroccio i riferimenti geografici richiamati nel nome si vedono col binocolo, a non sentirci periferia dipenderà solo da noi.

Lunedì 2 febbraio i Consigli comunali di Gabicce, Gradara, Mombaroccio e Pesaro hanno deliberato la costituzione dell’Unione dei Comuni del San Bartolo e del Foglia, dando il via alla nascita di un Ente di secondo livello senza però l’aggravio di ulteriori oneri e con l’obiettivo di produrre vantaggi nei costi, nella qualità dei servizi e, soprattutto, nelle prospettive di finanziamenti per i progetti (e i sogni) che ciascun Comune ha nel cassetto.
Nel dibattito l’opposizione ha condiviso l’obiettivo strategico, ponendo interrogativi soprattutto sulla concretezza dei risultati che si intende perseguire.
Giusto, ma la seduta del 2 febbraio era solo quella di costituzione del nuovo Ente, la cui operatività prenderà avvio dopo la costituzione del Consiglio e degli altri Organi (Giunta, Presidente), prevista per Statuto entro un mese dall’approvazione, e più in là, quando i Comuni conferiranno i servizi, cosa che avverrà con apposite convenzioni che conterranno tutti gli aspetti gestionali ed economici e che saranno discusse in Consiglio.
I primi servizi da conferire sono Polizia municipale, Sportello Unico Attività Produttive (SUAP), Servizi informatici e Servizi statistici: da tempo lavorano i tavoli tecnici ed entro la primavera dovrebbero essere tutti operativi.
Ma la forza dell’Unione sta nel numero dei servizi che riuscirà a gestire, pensiamo alla Protezione civile, all’Urbanistica, alla viabilità, ai servizi sociali e a quelli educativi, e via dicendo. E non solo. La sua forza sta anche nel numero di realtà locali che vorranno associarsi e, non per nulla, nel nome si fa un esplicito riferimento al bacino del Foglia.
È quella l’area di sviluppo a cui punta l’Unione. Come a dire che non mancherà il lavoro politico per i quattro Sindaci di questo nuovo quadrumvirato.

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