UNA LISTA CIVICA PER SALVARE MOMBAROCCIO

UNA LISTA CIVICA PER SALVARE MOMBAROCCIO

(2014) – Mi sono candidato nella lista civica SALVIAMO MOMBAROCCIO, per una politica locale di piccoli passi con grandi prospettive.

Siamo un gruppo di cittadini di Mombaroccio che si è ritrovato nel comune desiderio di invertire la rotta del degrado e del declino nel quale il nostro bellissimo paese sta scivolando ormai da troppo tempo. Non è cosa da poco, e non usuale, che donne e uomini con opinioni e storie diverse si ritrovino insieme per un progetto politico nel quale credono: salvare Mombaroccio!


Ci unisce la volontà di affrontare e risolvere i problemi sociali e quelli infrastrutturali e, soprattutto, il sogno di dare valore a quanto di più bello Mombaroccio possiede: la sua storia, le sue tradizioni, la spiritualità dei suoi luoghi, i suoi paesaggi (ancora emozionanti, nonostante gli sfregi subiti), i suoi monumenti: in altre parole, la sua cultura, dalla quale imparare a trarre risorse tangibili.
Noi crediamo nel nostro progetto e sappiamo come realizzarlo. Possiamo farlo perché siamo una squadra che ha le competenze e la determinazione necessarie, ma soprattutto perché non abbiamo padroni: non ci sono diktat di partiti che dai capoluoghi possano dirci cosa si può o cosa non si può fare, non dobbiamo rendere conto a gente che ci considera solo una pedina (anche sacrificabile) di altri scacchieri.
No! Noi sapremo portare i nostri progetti nelle sedi giuste e sapremo farci ascoltare.
E, soprattutto, sapremo ascoltare tutti i cittadini e con loro parlare, discutere, e uscire tutti insieme dal tunnel nel quale altri ci hanno infilato.
Per confrontarci e conoscerci meglio vi invitiamo:
– mercoledì 14 maggio, a MONTEGIANO (Centro Civico, ore 20.30);
– giovedì 15 maggio, al CAIRO (Centro Civico, ore 20.30);
– mercoledì 21 maggio, a VILLAGRANDE (Parcheggio Bar Artemio, ore 20.30);
– venerdì 23 maggio al TEATRO DEL CASTELLO, ore 20.30: CHIUSURA DELLA CAMPAGNA ELETTORALE.
Venite a sentirci! Venite a conoscerci! Salviamo Mombaroccio tutti insieme!
Le foto delle quattro locandine con la frase di Cesare Pavese sono di Graziano Giangolini



TESTO DEI MIEI INTERVENTI NEGLI INCONTRI DEL 14, 15 E 21 MAGGIO:Buona sera, sono Mauro Ferri, mi occupo di marketing, comunicazione e organizzazione di eventi, sono scrittore e giornalista e, soprattutto, sono cittadino di Mombaroccio da poco più di due anni.
Sono approdato su queste colline forse un po’ per caso, ma tutte le volte che ho occasione di alzare lo sguardo, che sia verso la valle del Metauro o quella del Foglia, mi sento felice e a casa mia.
Vi voglio parlare di cultura.
Poco fa (era il 14 maggio, ndr), acceso il televisore, ho udito queste parole: “si può fare di più per la cultura. Si può fare di più perché i nostri beni culturali diventino non solo un luogo di bellezza, ma anche una fonte di reddito.” Era Matteo Renzi a Napoli.
Parole sante.
Il problema è che dalle parole bisogna passare ai fatti.
Bisogna sapere cosa si vuole e come poterlo realizzare.
Ora, qui a Mombaroccio noi abbiamo due eccellenze della cultura con la “ci” maiuscola: il Palazzo Del Monte nel Castello e il Santuario del Beato Sante. Il primo è un edificio del ‘500 che può essere per Mombaroccio quello che è per Urbino il Palazzo Ducale. Il secondo vanta una tradizione di vita spirituale che risale a San Francesco: fu eretto quando egli era ancora vivente!
Di quella che fu la dimora di Guidobaldo Dal Monte vogliamo fare una casa-museo, un luogo per incontri internazionali di studio, scientifici e umanistici.
Il Santuario, con il suo bosco e con le sue collezioni d’arte, sarà fulcro di iniziative legate al turismo culturale, spirituale e naturalistico.
Sono progetti ambiziosi e di lungo respiro, che richiedono forti finanziamenti, ma sappiamo come cercarli e dove trovarli. Alcuni sono proprio destinati agli interventi di riqualificazione del patrimonio culturale rurale.
Nel frattempo però, e da subito, partiremo con iniziative più facili: corsi di lingue (italiano per stranieri e inglese per italiani), di musica, di teatro, di scrittura: tante iniziative a costi contenuti se non nulli, per cominciare a far parlare di Mombaroccio, un Castello dove si fa anche cultura.
Con beneficio per tutti.
Grazie.

TESTO DEL MIO INTERVENTO NELL’INCONTRO POLITICO DI PREPARAZIONE DELLA LISTA TENUTOSI A MOMBAROCCIO IL 5 MARZO 2014:
Basta guardarsi intorno per vedere i segni dello scempio perpetrato dall’attuale amministrazione comunale: i campi coltivati a pannelli fotovoltaici pullulano sulle nostre colline come improbabili laghi di metallo e fanno corona alle cupole del digestore di biomasse, che richiama un continuo flusso di automezzi pesanti.
Si può dire davvero: “c’era una volta la provincia bella”.
Si sono arricchiti in pochissimi e ci siamo impoveriti tutti noi. Con la fame che abbiamo in Italia di terreni coltivabili, ogni mq sottratto all’agricoltura è un delitto, perché è un’ulteriore spinta a comprare fuori quello che non possiamo più produrre in casa, senza considerare che è immorale che un proprietario terriero possa guadagnare per vent’anni senza lavorare, e a nostre spese!
Ma l’impoverimento è anche legato al danno paesaggistico: valgono di meno le nostre case, vale di meno tutto il nostro territorio, le cui potenzialità, anche per generare reddito, sarebbero enormi.
Badate bene: noi non siamo contro le energie rinnovabili, ma siamo contro questo modo distorto di produrre energia, che aggrava, anziché alleggerire, la nostra impronta ecologica.
Ci piacerebbe riavvolgere il nastro e ripartire da zero. Forse, se qualcuno dell’opposizione fosse stato più attento e vigile, si sarebbe potuto fare qualcosa in più. Ma ormai quel danno è fatto. È però anche giunto il momento di provare a non farne più, di danni.
Per questo, un gruppo di cittadini di diversa estrazione politica e culturale, ma uniti dalla medesima sensibilità ai temi dell’ambiente e della qualità del nostro vivere a Mombaroccio, si è stufato di subire e ha deciso di lottare per partecipare alla gestione della cosa pubblica, con l’obiettivo di arrivare a governare il nostro comune e salvarlo da un declino che prima di tutto è morale, oltre che economico.
Non siamo velleitari e non vogliamo fare battaglie contro i mulini a vento; allo stesso tempo non vogliamo riempirci di slogan e promesse che non possono essere mantenute. Ma abbiamo le idee chiare e sappiamo su cosa si può lavorare – davvero – per il bene comune.
Abbiamo competenze culturali, amministrative e di esperienza che ci consentono di proporre ai cittadini di Mombaroccio un programma di governo concreto e realizzabile, a cominciare dai temi cardine: le alleanze strategiche sui servizi e il patto di stabilità.
Il programma della lista civica SALVIAMO MOMBAROCCIO è pronto e presto sarà sottoposto all’attenzione dei cittadini. Non è questo il luogo per farne una illustrazione esauriente, voglio solo ricordare i principi che lo hanno ispirato.
Ne è cardine la valorizzazione di Mombaroccio come centro di eccellenza per progetti culturali e turistico-congressuali, con l’obiettivo di farne una risorsa capace di generare reddito e posti di lavoro, in un arco temporale che potrà dare i primi segnali concreti già entro la legislatura.
Strettamente connesso è il tema della salute e della sicurezza, che poi sono i pilastri della qualità della vita; una terra sicura, una terra dove si vive in salute è una terra dove si viene volentieri. Su questo tema intendiamo lavorare a partire dalla casa per gli anziani, che è un modello di qualità da preservare, da studiare e da far conoscere.
E poi c’è la partecipazione.
Con i fatti – e non con le parole – vogliamo coinvolgere i cittadini e farli partecipare, informandoli e ascoltandoli. Perché è conoscendo e partecipando che, tutti insieme, potremo salvare Mombaroccio.

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