INDIA DEL SUD: AYURVEDA (CON CAUTELA) E NON SOLO

INDIA DEL SUD: AYURVEDA (CON CAUTELA) E NON SOLO

Un po’ defilate dagli itinerari dell’India classica, le regioni dell’estremo sud, tra Kerala e Tamil Nadu, si propongono per la medicina ayurvedica. Attenzione, però, alle troppe offerte mordi e fuggi per il turismo credulone, che di ayurvedico hanno solo il nome.

Le estreme regioni meridionali dell’India, e lo Stato del Kerala in particolare, sono meta del turismo internazionale soprattutto per un motivo: l’Auyrveda. La tradizionale medicina dell’India ha qui uno dei suoi principali centri di pratica e diffusione, perché in questo spicchio di terra tra l’ottavo e il decimo parallelo, incuneato nell’oceano, si registra una delle più elevate biodiversità del mondo e una grande abbondanza di piante medicinali di ogni genere, che le popolazioni locali hanno da tempi lontanissimi imparato a conoscere e manipolare.
In una recente dichiarazione alla televisione, il Ministro indiano per la Salute ha “orgogliosamente” definito il turismo in Kerala “sinonimo di Ayurveda”.
Tuttavia, non è tutto oro quel che luccica.
Un articolo pubblicato sul supplemento domenicale del quotidiano in lingua inglese “The Indu” il 12 gennaio scorso denunciava a grandi lettere che “molti turisti che visitano il Kerala sperimentano l’Ayurveda in centri ‘mordi e fuggi’, che sembrano più che altro sfruttare la credulità della gente”.
Nella sola Kovalam, la più famosa stazione balneare vicina alla capitale Trivandrum, sarebbero attivi più di centocinquanta centri di massaggio ayurvediuco.
Ridotta alla stregua di altre forme di trattamento rilassante o estetico, l’Ayurveda, che è invece una terapia medica, viene troppo spesso proposta senza il rispetto delle norme e delle controindicazioni, con danno d’immagine alla terapia stessa e ai suoi praticanti.
Ne sono consapevoli a livello governativo, se è vero che, come riferisce il quotidiano, stanno valutando l’introduzione di una certificazione di qualità per i centri ayurvedici e per l’industria dell’ospitalità; l’articolo si conclude con un invito alle agenzie attive in questo business affinché colgano le opportunità che un sistema certificato può fornire, per evitare che la situazione venga sfruttata solo dalle “mele marce”.
Non è quindi facile, per un operatore che voglia proporre un incontro con la medicina ayurvedica, trovare soluzioni che non siano mistificazioni folcloristiche; per cercare un incontro autentico con l’Ayurveda occorre innanzitutto tenere sempre presente che si tratta di una medicina, nata per curare e prevenire le infermità, e che viene ancora oggi utilizzata dalla maggior parte della popolazione locale.
L’incontro deve quindi passare attraverso una visita medica ambulatoriale; il secondo aspetto da non trascurare è la componente spirituale dell’Ayurveda, che riconduce al mondo degli Ashram, monasteri che – un po’ come quelli dell’Europa medievale – sono anche centri economici e di produzione dei farmaci e degli olii.
Un possibile itinerario nella terra delle biodiversità, a cavallo tra il Kerala e il Tamil Nadu, è lontano dalle grandi e affascinanti mete turistiche dell’India classica, ma consente di avvicinare aspetti della vita dell’India di oggi dotati di spiccata autenticità, senza negare qualche apprezzabile emozione di tipo più prettamente turistico, come il tempio di Shiva a Suchindram (13 Km a ovest di Kanyakumari), quello della sua mancata sposa, la dea Devi Kumari a Kanyakumari, lo scoglio delle meditazioni di Vivekananda sotto la punta estrema dell’India, la montagna degli eremiti (Martuval Malai), ultimo “bitorzolo” della catena dei Ghati occidentali, o, infine, le acque sacre, ricche di sostanze minerali, che formano le cascate di Kurtalam (135 Km a nord di Kanyakumari), oltre, ovviamente, alle stazioni balneari del Kerala (Kovalam e Varkala) e le sue lagune costiere, che cominciano a Kollam (Quilon, meno di 100 km a nord di Trivandrnum).
E poi Madurai non è così lontana!
(MF)

Tempio di Shiva a Suchindram, 6 gennaio 2003
Lo scoglio di Vivekananda visto dalla camera dell’Hotel Seaview, 5 gen 2003
Marthuval Malai, la montagna degli eremiti, 6 gennaio 2003
Le cascate di Kourtalam
Paola e Mariapia nella spiaggia di Vanakottai (Kanyakumari), Golfo del Bengala. 2 gennaio 2003
Varkala, 7 gennaio 2003
Ancora Varkala, 7 gennaio 2003

SCHEDA 1: A COME AUYRVEDA

La medicina ayurvedica, o “scienza della lunga vita”, si è evoluta attraverso migliaia di anni, amalgamando in un sistema codificato numerose tradizioni locali indiane. Alla radice del malessere vi è una alterazione dell’equilibrio tra i tre fattori fondamentali (“Dosha”, cioè Umori) della vita: Vata (aria), Pitta (fuoco, bile) e Kapha (acqua, muco). La terapia, che si propone di ripristinare l’equilibrio tra i tre umori, consiste nella somministrazione di farmaci prodotti con le erbe medicinali e con l’applicazione degli olii, un procedimento che è un errore confondere con il massaggio; sono infatti le proprietà dell’olio che restituiscono l’equilibrio perduto, tanto più se combinati con miscele di erbe la cui composizione può essere personalizzata in funzione del paziente.
Ogni centro per trattamenti ayurvedici dovrebbe disporre di una cinquantina di olii diversi per trattamenti esterni, che devono essere applicati solo in determinate condizioni, per esempio, non sulla spiaggia!
La qualità di un trattamento si fonda quindi sulla qualità del prodotto utilizzato, ma anche sulla serietà del terapeuta, che può rifiutarsi di somministrarlo se, a suo avviso, il quadro clinico non si presenta idoneo.

SCHEDA 2: VISTI DI RECENTE

Soluzioni ricettive sperimentate di recente (gennaio 2003) :

Trivandrum (Kerala)

  • Hotel Highland Park (Manjalikulam Rd, Thampanoor – 695 001; tel. 0471.338800, fax 0471.332645). Albergo nuovo e pulito, a poca distanza dalla stazione ferroviaria; offre camere confortevoli, un po’ rumorose; prezzo medio della camera 650 Rupie (circa 13 Euro). Ospita un ottimo ristorante vegetariano. E’ di fronte all’Hotel Highland, della stessa proprietà, un po’ più vecchio, ma sempre recente.
  • Hotel Regency (Manjalikulam Cross Rd, Thampanoor, P.B. n°65 – 695 001; tel 0471.330377; fax 0471.331690). Hanno rinfrescato la facciata, ma le camere sono trasandate e squallide; l’ascensore sembra un montacarichi e il condizionatore d’aria – quando funziona – un aeroplano. Prezzi simili al precedente.
  • Un Ashram rinomato per la serietà, che consente anche la visita al suo centro di produzione farmaceutica è il Santhigiri Ashram (Pothencode, Koliyakode P.O, – 695 607; tel. 0471.419313; fax 0471.410508; WWW.SANTHIGIRI.COM; WWW.SANTHIGIRI.ORG; SANTHIGIRI@VSNL.COM; SANTHIGIRI@SATYAM.NET.IN); possiede anche un ambulatorio a Kanyakumari e un piccolo (due camere) ma delizioso resort a Kollam, con giardino molto curato sul lago Ashtamudi.
Al largo del Shantigiri Resort, Kollam, 8 gennaio 2003
In posa al Shantigiri Resort, zona birdwatching

Kollam (Quilon, Kerala)

  • Valiyavila Family Estate (Panamukkom, Kureepuzha, Perinadu P.O. – 691 604; tel 0474.2701546; www.kollamlakeviewresort.com; valiyavila1@rediffmail.com). Una casa con piccola depandance, recente e pulita, su una penisoletta in mezzo alla laguna, a circa venti minuti dalla città; sei camere in tutto, quattro nell’edifico principale e due nella dependance, tutte con servizi privati; grandi spazi, tanto verde, immenso silenzio; il molo privato si presta per le gite in barca. Idonea per gruppetti di 10/12 persone; prezzi tra le 800 e le 1500 rupie (tra 16 e 30 Euro).

Kourtalam (Tamil Nadu)

  • The Kuttalam Heritage (Senghottai Rd, Vanchi Nagar, Ilanji Post – 627 805; tel. 04633.333022; fax 04623.336282). E’ l’unica struttura decente nella cittadina delle cascate sacre, e si presenta bene, con piccoli edifici nel verde come un mini villaggio; le camere offrono confort accettabile, con i limiti per la cura dei dettagli che ci si deve aspettare in India, soprattutto nei piccoli centri dell’interno; il servizio funziona, a volte dopo qualche sollecito. Costo della camera tra 500 e 1000 rupie (10-20 Euro).

Kanyakumari (Tamil Nadu)

  • Hotel Seaview (East car Street, tel. 04652.347841; fax 04652.347845). E’ nuovissimo e il migliore albergo della città, con vista sul mare e sugli isolotti meta di intensi pellegrinaggi; le camere sono quanto di più vicino si possa immaginare, da queste parti, agli standard occidentali, confortevoli e relativamente silenziose (non è colpa dell’albergo, ma della città santa di Kanyakumari, con gli altoparlanti delle fedi induista e cristiana che si fanno sentire a tutto volume, a volte ancora prima dell’alba); attento e abbastanza curato il servizio. Il costa va dalle 900 alle 1600 rupie (18 – 32 Euro).
  • Lodge Vivekananda & Annexure (Vivekanandapuram, tel. 04652.46250). E’ la foresteria dei pellegrini, all’interno della “città di Vivekanadna”, organizzata dal Vivekananda kendra; offre sistemazioni estremamente spartane, a volte squallide, non sempre pulitissime, ma a buon mercato (da 120 a 250 Rupie, cioè da meno di 3 a massimo 5 Euro); da consigliare solo a chi non si formalizza e nel viaggio dà importanza ad altre cose, come, per esempio, al fatto di essere svegliati tutte le notti alle quattro e mezza, dall’altoparlante, per prepararsi al rito del saluto al sole nascente, con tanto di camminata fino alla spiaggia.

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