E SE AVESSE VINTO CARTAGINE?

E SE AVESSE VINTO CARTAGINE?

Conferenza/incontro con Mauro Ferri, autore del romanzo “La Vendetta di Annibale”.
Sabato 16 novembre 2019, Merano, Circolo dell’Esercito, ore 10.00. Ha condotto il giornalista Enzo Coco.

Le fiamme bruciano Roma poche settimane dopo la battaglia di Canne; dall’alto del Campidoglio Annibale e suo fratello Asdrubale si godono soddisfatti il drammatico spettacolo. Ma il primo non si era perso negli ozi di Capua? E suo fratello non era morto sul Metauro? Cosa è successo, dunque?

Nel romanzo “La Vendetta di Annibale” (Foschi editore, 2018) Mauro Ferri, scrittore e giornalista nato a Bressanone e vissuto molti anni a Merano, ora residente in provincia di Pesaro, nelle Marche, prova a immaginare, attraverso un intervento di manipolazione della storia, come Annibale avrebbe potuto mettere a frutto i brutali successi militari che avevano messo in ginocchio Roma nell’estate del 216 a.C.


Perché dopo la battaglia di Canne, che fu un capolavoro di tattica e di spregiudicato coraggio, il generale cartaginese non volle approfittare del vantaggio e, come gli suggerivano i suoi luogotenenti, marciare su Roma, che non aveva più eserciti in Italia per difendersi, salvo la Legione posta a difesa di se stessa?
E se lo avesse fatto, avrebbe potuto vincere la guerra?
Partendo da questi interrogativi Mauro Ferri ed Enzo Coco hanno ricostruito il quadro politico e militare di quell’anno alla fine del terzo secolo avanti Cristo, individuando i punti di forza e di debolezza dei due contendenti e chiarendo perché Cartagine non avrebbe mai potuto spuntarla contro Roma, nonostante i successi del suo generale.


A meno che non si fossero verificati alcuni importanti cambiamenti nello scenario del conflitto, a Cartagine, in Spagna, nell’Italia meridionale e, soprattutto, a Roma.
Che è proprio quello che Ferri immagina di realizzare nel suo romanzo, delineando, con un gioco ucronico, i tratti di una storia diversa e parallela a quella che conosciamo: impero cartaginese, mare punico, età di mezzo, rinascimento, rivoluzione industriale, rivoluzione tecnologica … saremmo diversi? Saremmo sempre noi stessi?

QUESTE LE DIAPOSITIVE DELLA CONFERENZA:

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