FINALMENTE MOMBAROCCIO HA DI NUOVO UN TEATRO

(CRONACHE DA MOMBAROCCIO, 23 gennaio 2017) Inaugureremo sabato 4 febbraio con un monologo di Carlo Pagnini il teatro di Mombaroccio finalmente dotato di quinte, sipario e sistema di oscuramento.

Dopo duecento anni* nel castello di Mombaroccio è di nuovo in funzione il teatro. Con il suo palcoscenico, il sipario, le quinte per l’ingresso e l’uscita degli attori e la possibilità di oscurare la sala. Rimangono ancora dettagli non secondari da sistemare, come un adeguato service per le luci, ma il teatro di Mombaroccio può finalmente chiamarsi tale. Non è stato un percorso semplice, né veloce.
Fu l’Amministrazione di Teresa Uguccioni a trovare le risorse per poter mettere mano alla struttura abbandonata da tempo; i lavori furono poi completati sotto Massimo Muratori. Il nostro impegno, grazie anche alla collaborazione dell’associazione Accademia Guidobaldo Del Monte e al lavoro volontario di alcuni artigiani, è stato quello di trovare le risorse che ogni tanto si sono liberate per portarlo gradualmente allo stato attuale.
Il primo evento che ospiterà il teatro di Mombaroccio nella sua nuova veste è il monologo dell’attore Carlo Pagnini, a metà tra vernacolo e lingua, in programma sabato 4 febbraio p.v. alle 18,00, dopo una breve presentazione della struttura e l’illustrazione delle attività culturali dell’Accademia Guidobaldo Del Monte, che da quest’anno gestisce le sale dell’omonimo palazzo.

* Ovviamente un’iperbole. Un accenno sulla vita del Teatro, curato da Graziano Giangolini, nel successivo servizio dedicato al monologo di Carlo Pagnini. In attività fino all’inizio del secolo scorso, quando ha ospitato l’ultimo spettacolo? E in che condizioni era? Se qualcuno ha ricordi o documenti utili a ricostruirne la storia, saremo lieti di darne evidenza.

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