DUE AUTORI, DUE ROMANZI ASSAI DIVERSI E QUALCOSA IN COMUNE

DUE AUTORI, DUE ROMANZI ASSAI DIVERSI E QUALCOSA IN COMUNE

Forlì. Arguta intuizione di Emanuela Andreatta al Caffè Letterario con Mauro Ferri e Alessandro Zaltron.

Seconda edizione di “Romagna In-Pagina” nell’elegante salone del Palazzo di Vetro, alla Fiera di Forlì, e secondo incontro con l’autore da parte di Mauro Ferri al “Caffè Letterario”; anzi, incontro con gli autori, perché nel pomeriggio di domenica 9 marzo lo spazio riservato agli incontri ha proposto al pubblico presente un colloquio congiunto con Ferri, per il romanzo “La Campana di Mezzocammino”, e con Alessandro Zaltron, che presentava il suo romanzo d’esordio “Riceviamo e Volentieri”, entrambi pubblicati nella collana di Foschi Editore diretta da Claudia Camilli.

L’arguta conduzione di Emanuela Andreatta ha saputo collegare due opere tra loro diversissime: vicenda fantasiosa e fiaba gotica al di fuori dello spazio e del tempo il romanzo di Ferri, lavoro intriso di ironia, a tratti autobiografico, sulle gioie e sui dolori della professione di giornalista quello di Zaltron. Emanuela ha colto con sagacia il motivo unificante dei due lavori, il tema del “controllo”, quello subdolo, quasi da “Grande Fratello” della campana che perseguita gli abitanti di Mezzocammino, e quello più concreto, economico e politico, che condiziona la stampa e la sua libertà, arrivando a indurre nei giornalisti forme di autocensura preventiva.

Emanuela ha voluto sottolineare gli spunti colti nel romanzo di Zaltron leggendo alcuni passaggi particolarmente significativi; gli attori Sara Galeotti e Andrea Cortesi hanno letto con perizia due brani del romanzo di Ferri, dando vita, con le loro voci e la loro capacità espressiva, ai personaggi di Martina, Ali e Don Fedele.

In conclusione Emanuela Andreatta ha citato un secondo elemento che accomuna i due romanzi: “sono entrambi scritti molto bene e si prestano a una lettura veloce e piacevole. Elegante e avvincente quella di Ferri, stimolante e divertente quella di Zaltron”.

(Norberto Rigo)

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