IL CASENTINO, AFFASCINANTE TEATRO DI RICERCA CULTURALE E MISTICA, COMMENTANDO LE PAGINE DEL ROMANZO IL SELETTORE

IL CASENTINO, AFFASCINANTE TEATRO DI RICERCA CULTURALE E MISTICA, COMMENTANDO LE PAGINE DEL ROMANZO IL SELETTORE

POPPI, 16 APRILE 2011

IL CIELO SOPRA POPPI

Con la partecipazione del critico letterario Claudio Santori e del presidente del Parco delle Foreste Casentinesi Gigi Sacchini.

È stato, quello di Poppi, un interessante pomeriggio in Casentino, per ragionare sul romanzo che ne parla e lo porta nuovamente agli onori letterari. Al centro dell’incontro sempre “Il Selettore” e i suoi temi di fondo, i valori umani che emergono dai contesti sociali e culturali (cacciatori e animalisti), ambientali (il Parco delle foreste casentinesi) e scientifici (l’astrofisica e gli universi paralleli).

Claudio Santori ha iniziato sottolineando quanto la copertina sia azzeccata e ha presentato il romanzo come un thriller a tutti gli effetti, con … l’individuazione ìfinale dell’imprevedibile assasino con i suoi complici; che non sono, secondo le migliori tradizioni, quelli lasciati intendere in un primo momento! Per giunta, con un magistrale colpo di scena, i complici che entrano in campo sono assolutamente imprevedibili!
L’ambiente
, ha proseguito Santori, è descritto con indubbia efficacia, i personaggi sono credibili e soprattutto coerenti con la loro tipologia, i loro tic, le loro caratteristiche psico-fisiche.
Con sottile e umoristico senso di par conditio, Ferri attribuisce … a una donna la brama di potere unita a una totale mancanza di scrupoli …”
Il critico ha quindi definito Ferri scrittore di rango … nel mantenere la piena coerenza fra le azioni, i pensieri e le ambizioni dei personaggi nelle diverse situazioni, con una particolare calibratura nel protagonista, l’uomo ulissiaco … e aggiunge: con una serie di passaggi condotti con limpida logica e cartesiana chiarezza, l’uomo che ha sempre creduto nel potere liberatorio della scianza si ritrova a tu per tu col dubbio, con lo smarrimento che nasce dal frantumarsi delle certeze e ripiega nel sentimento.
Rifacendosi poi alla notazione critica di Giancarlo Quiriconi, quando egli parla dell’uso del linguaggio colloquiale, Santori cita anche lo stile del linguaggio epistolare, poiché due punti cruciali di tutta la vicenda sono affidati al vecchio, ma sempre valido, espediente della lettera.

Nel suo intervento, Gigi Sacchini ha ricordato come abbia conosciuto l’autore alcuni anni fa, quando si occupava dell’organizazione di una fiera sulla caccia e sulla pesca, lui che non è né cacciatore, né pescatore. Il presidente dela Parco delle Foreste Casentinesi ha detto come sia stato favorevolmente colpito dall’approccio di Ferri scevro da pregiudizi e apertamente disponibile a informarsi per comprendere correttamente tutte le questioni.



La recensione completa di Santori è pubblicata in un altro articolo di questo sito.

(Norberto Rigo)

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